CARMEN NON DELUDE MAI

Caro Gae, una delle cose positive del fatto che tu sia ubicato a migliaia di km di distanza da me è che fortunatamente non devo sorbirmi una paranoia live misogina e antifemminista per essere andata a vedere il concerto di Carmen Consoli, di cui vado a fare una breve recensione per tutti coloro che leggono il blog anche per seguire gli approfondimenti culturali di quest'allegra comitiva variegata. A breve verrà postata una foto che sintetizza il mood della serata.
RECENSIONE ::: CARMEN, TRA SACRO E PROFANO
Mentre Pippo Baudo e quella cretina della Hunziker inauguravano la 1757 edizione di SanRemo, al Teatro Smeraldo di Milano io e la Angy in poltronissima centrale (AGGRATIS) assistevamo ad una rara performance d'autore che mescolava magistralmente il folk popolare siciliano ai ben noti arrangiamenti rock della Consoli, la quale non contenta di regalare ai suoi affezionati la sua già bastante presenza ha tentato, riuscendoci benissimo, di accostare la sua musica ad esibizioni teatrali (fatte da un'attrice di teatro) in dialetto siciliano, romanzando una fotografia della sicilia tragicomica, in un modo che definirei tranquillamente e senza timore di critiche, Verghiano. Un concerto di 2 ore e mezza, essenziale nella scenografia, elegante nelle luci, che è partito con le, devo ammettere, difficili canzoni del nuovo album, per continuare nella seconda parte con la rivisitazione dei suoi cavalli di battaglia in chiave folk a tratti arabeggiante, e infine concludere con: Carmen, chiatarra e amore di plastica. Grande Carmen!
DIMENTICAVO! CONFUSA E FELICE...SEMPRE!
...da buona fan :-)