mercoledì 14 febbraio 2007

Ecco, è fatta!

Al grido di: "il signor Gaetano Ruotolo è atteso all'imbarco 8 Gate A", con un leggero risentimento e una pesante cadenza bergamasca, l'aereo che porta l'emigrante maestro verso Manchester, l'Inghilterra, una nuova avventura, è decollato. L'aereo della fortuna ha dovuto attendere il nostro eroe, poichè sull'autostrada c'era un traffico bestiale, un'unica distesa di lamiere scintillanti al sole si muoveva impacciata verso est. Tutte le precauzioni erano state prese, sveglia presto, Grazia&Angela si sono trascinate diligentemente in macchina, la coppietta fino all'ultimo bacio pronta e scattante, l'autista con l'occhio semiaperto ma con una sorpresa nel cassetto. Ma ecco che accade l'imponderabile: un'incidente, e il sottile equilibrio dell'A4 crolla. E così vai di snervante processione, con la paura di non fare in tempo, con Gae che scapozzava sul sedile del passeggero e le Volvinio-girl in religioso e composto silenzio. Scatta giù al volo il baldo italiano, fa il check-in, si carica la valigia sull'aereo da solo (la hostess: "Eh no, te la devi portare te la borsa" - sottointeso: "pirla!"), corre verso il gate e la sua nuova vita nella terra dei diavoli rossi. Un'occhiata indietro, un "Bella Gae" ed è tutto finito. Personalmente mi scappa una lacrima, un rigurgito di rabbia contro il mondo che va come va, lo stordimento per l'ultima (per ora) canna in macchina col maestro (la sorpresa), la non-voglia di ricominciare tutto come prima sono lì a ricordarmi quanto valga un amico. Per fortuna l'annuncio in stereofonia per tutto l'aereoporto spezza l'empasse e scatta la risata, e col coraggio in mano si torna indietro, si va avanti, si vive. Buona fortuna Gaetano, a presto. Non troppo, sennò ci ridai i soldi della macchina fotografica e ci porti a cena all'Origami..

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