lunedì 12 marzo 2007

LA SEMPLICITA’ E IL POLITICALLY CORRECT

La giornata di oggi sarà ricordata dagli apostoli per la prima vera polemica nata tra le righe di questo blog. Gaetano, ma ti rendi conto di cosa ha scatenato il tuo silenzio? Ma soprattutto, come dice il buon Luca, ti rendi conto di quanta rivalità generi la tua amicizia?
Tutto questo dovrebbe suggerirti almeno una considerazione: le persone, da quando sei partito, non sono cambiate più di tanto, mantengono i loro pregi e i loro difetti, ognuno ha il proprio personalissimo modo di affrontare i fatti della vita. Quindi stai sereno, e quando senti la mancanza dei tuoi amici “milanesi” butta du’ righe, che quivi non si aspetta altro!
Per quanto riguarda questo blog, a me personalmente piace molto, piace vedere Greis che si affanna a trovare qualche immagine o video da pubblicare, Giggggio il monopalla che ci regala culi di cane e similari pubblicando molto di più di una semplice immagine, ma il personale modo di comunicare tra due menti (la sua e quella dell’altro foggiano emigrato) sopraffine, Luca che quando leggo quello che scrive mi sembra di sentire la sua voce baritonale e calda raccontare quanto succede che lo ascolterei per ore leggere anche la lista della spesa, e via così con gli altri autori, chi più costante, chi meno, ma si sa, ognuno ci mette quello che può, i conti, eventualmente, si faranno alla fine (la storia della processione, insomma).
La polemica è montata con una rapidità tale da ridurla ad una bolla di sapone, che è fortunatamente scoppiata senza (troppi) danni. In questo momento sono in camera mia, dopo numero due telefonate con alcuni degli autori, nelle quali s’è discusso dell’accaduto. La mia riflessione nasce da una critica mossami, ma di quelle sane e costruttive: non è forse il caso di essere meno poetici, ma più diretti e semplici? E ancora: dov’è il limite tra il diritto di cronaca e il politicamente corretto?
Sinceramente a me la poesia di queste pagine piace, piace leggere gli sforzi delle persone che poi sono i miei amici per raccontare, descrivere e far ridere Gaetano l’Inglese e tutto il resto della crew, piace vedere la creatività e la ricerca della immagini. Certo, il rischio quanto la tensione sale (remember: colpa tua Gaeta’) è che si possa venire fraintesi, e anzi, magari un commento al commento peggiora le cose. Però quello che sta lontano è, al momento, uno solo, noialtri ci si può chiarire anche di persona, non dimentichiamolo please, è uno degli insegnamenti base del Maestro: il calore umano!
Sul politicamente corretto, ovvero su quanto e cosa debba apparire/trasparire da questo blog…io sono per la totale libertà. Anzi, ben venga una polemica come quella di oggi, se è lo specchio di un “malessere”, di un problema da risolvere! È il vero polso della situazione del post partenza, che comunque ha costretto tutti ad adattarsi, con le inevitabili scosse di assestamento. Perché siamo vivi, siamo turbati, siamo normali (quasi tutti, ovvio).
Tanta animosità ci fa onore, perché l’apatia è uno dei più grandi problemi della nostra generazione, e fa onore anche a te Gaetano, che hai saputo catalizzare tante persone così differenti in un’unica grande famiglia. Però ci vuole impegno da parte di tutti noi per mantenere vivi e prolifici i rapporti che ci uniscono. Se lo si vuole, ovviamente.

PS: scusatemi se a volte sfioro il patetico, o sono troppo arzigogolato nell’esposizione, ma cerco di esprimere quanto mi drena dal cervello e di non filtrarlo troppo, pensate voi che casino…

4 commenti:

graceluce ha detto...

...I agree...

vigiolla ha detto...

grace schiava di budda!!!

graceluce ha detto...

ehi monopalla! non ti rivolgere coì alla MODERATRICE!

Crying ha detto...

ma come grace...da te mi aspettavo un "ai agri-i", l'inglisch effekt del maestro si fa sentire, proprio vero che lui è in ogni luogo...