martedì 25 maggio 2010

Stagione che arriva, ormone che avanza!

Ciao a tutti,
in questo periodo a lavoro non c'è molto da fare e quindi scrivo sul blog.
L'argomento del post di oggi scaturisce da uno status che Silvia ha messo su Facebook:"Siano maledetti gli ormoni!".
Questa a ffermazione che io condivido in pieno non ha lo stesso valore per Silvia e per me (vedendo poi le spiegazioni che Silvia ha dato) e credo che questa sia una cosa abbastanza normale!
Io sono un uomo e ovviamente per me l'arrivo della bella stagione, con tutto quello che comporta, segna l'inizio del periodo di arrapamento fisiologico tipico della bestia in calore che, per esigenze di conservazione della specie, deve fecondare.
Prima che le signorine che leggeranno questo post si lascino andare alle solite, banali, denigratorie battute sulla masturbazione del tipo:"l'astinenza è una brutta cosa" oppure "meno male che c'è Federica", lo dico io: MENO MALE CHE C'è LA MASTURBAZIONE!
Questo però non credo debba essere visto come un menus per gli uomini ma come la dimostrazione che noi cerchiamo di controllare i nostri istinti!
Se ci lasciassimo andare ai nostri ormoni credo che nessuna donna, considerando i gusti a volte strani di noi uomini, potrebbe sentirsi al sicuro!
Ciò di cui volevo parlare è però lo scombussaolamento anche psicologico a cui i nostri ormoni ci portano e che credo sia di entrambi i sessi.
Negli ultimi gorni mi sento parecchio inquieto e non riesco a capire il motivo.
Considerando la mia inquietudine di base la cosa non dovrebbe sconvolgermi ma davvero non ricordo periodi così "particolari" negli anni precedenti.
Spesso mi ritrovo a sentirmi nervoso e sinceramente non trovo una giustificazione adeguata a questo mio stato mentale.
Il lavoro? in questo periodo è vero che il cambio di lavoro mi ha dato da pensare ma, se si esclude la mia ansia da prestazione "fisiologica" (dovuta ai miei super compessi di inferiorità), non è che ci sia tanto lavoro per cui essere ansiosi in questo periodo.
L'amore? Come molti di voi sanno non è che io sia proprio un esempio di romanticismo o di desiderio di condividere con una donna il resto della mia vita. Chiaraente non metto mai barriere a qualsiasi donna si degni di avvicinarsi ma di certo non è che per me sia un problema essere single!
Il sesso? Vi dico solo che neanche questo è un problema perchè qualche cartuccia da sparare tutti ce l'abbiamo sempre!
Certo in questo periodo, come tutti, ci sono alcuni problemi o preoccupazioni da affrontare ma sicuramente non più di altri periodi dell'anno!
E allora? Cos'è che mi porta a sentirmi così?
E soprattutto, cosa fare per vivermi meglio l'inizio della bella stagione?
Ieri parlando con Renato siamo arrivati alla conclusione che le cose stanno così e che devi aspettare che cambino. Ma io non ce la faccio a essere così remissivo!
Chi mi conosce sa che non riesco a lasciare la palla agli altri e che cerco di avere sempre il controllo della mia vita.
Quando smetto di pensare divento pericoloso per me stesso!
Vabbè...meno male che ho passato un bel fine settimana e che sono in pieni fase di "Trip management". Ho prenotato per Berlino (finalmente) e ieri si parlava con Grazia di Stoccolma a giugno e con Gigio di vacanze estive e sprattutto del mitico "Viaggio dei 30 anni"!!!
A tal proposito mi sono sorpreso di aver visto un'unità di intenti con Gigio (era una cosa che non c'era da tempo) e soprattutto lo sforzo da parte sua di venirmi incontro!
L'idea di fare quello che abbiamo detto caro Gigio mi mette già elettricità...già proprio quello di cui avevo bisogno in questo momento...!
Un saluto a tutti!

sabato 22 maggio 2010

APPELLI

1) Grazia, per piacere, togli questa orrenda pubblicita' di google blog sulla destra, fa schifo, non serve a nulla (Gaetano diceva che poteva farci fare soldi, ma direi che il periodo di prova possa ritenersi concluso). L`impatto visivo con questo blog e' inaccettabile per una grafic victim come te.

2) concordo con Luca, google reader e' utilissimo. pero' per ricevere aggiornamenti i post si devono scrivere, le foto postare, cosi' come i commenti. e perdonate se nessuno qui e' maestro di stile o registro, se a volte (soprattutto io!) ci si dilunga troppo. non mi pare che nessuno di noi faccia il giornalista o lo scrittore, e piu' che del registro mi preoccuperei della finalita' di questo blog: i sottottoli che si sono susseguiti contenevano parole come informare, cronaca. un modo per far sentire vicino chi e' lontano, magari raccontando di una cosa di poco conto accaduta nella vita di tutti i giorni, raccontandola via post in luogo della chiacchierata davanti a una birra o a una webcam.

nb: terri, io scrivo quasi sempre dal lavoro, le tastiere qui non hanno le lettere accentate! mi perdonarai mai? tollererai questa pecca stilistica? ;)

venerdì 21 maggio 2010

Readerizziamoci tutti!

Bravo Gaetano,
mi è piaciuto il tuo post. Credo che la tecnica di scrittura sul blog debba essere: asciutta, precisa, senza giri di parole. Come ogni cosa esistente al mondo deve avere un senso per chi ne usufruisce, in questo caso i suoi lettori. Chi sono i lettori di un qualsiasi blog? gente che non ha tempo, che legge "tra una cosa e un'altra" e lo fa per puro sollazzo. Non so quale opinione avesse o abbia Giorgio di me ma io ho letto il suo post e - nonstante la lunghezza che non ho apprezzato - per tutto il resto era a dir poco esilarante: tecnica, stile, si è divertito a scriverlo e diverte chi lo legge. Cosa rara perchè capita più spesso che (esclusi i presenti) i buoni scrittori siano degli inguaribili narcisi. Non si deve, ordunque, scrivere per leggersi e darsi i bacetti davanti allo specchio del bagno. Per far sì che questo mio post rispetti questa regola da me medesimo appena rivelata vi svelerò il suo senso.
Questo è in realtà un post di servizio: essendo utente GMAIL ed essendo questo blog dello stesso megagruppo (che non so se chiamare Google, Gmail, GWorld, ormai i giornalisti e i blogger lo chiamao solo "la grande G" giustamente), insomma ho uno strumento sulla mia mail che si chiama "Reader" e nel quale posso seguire tutti i blog che più mi piacciono ed essere aggiornato costantemente ad ogni post postato via post. Non è una cosa meravigliosa?!?!Ne sono entusiastO!!
Insieme a Gigi da Parigi, tra i miei blog seguiti ci sono Linus e Alessandro Gilioli (giornalista de L'Espresso). Inutile aggiurgene di altri, sarebbe stupida bulimia tech, non riuscirei mai a leggerli tutti. Questo per dirvi 2 cose:
- usate il Reader perchè è una cosa bella
- sto seguendo molto di più il Blog e mi piacerebbe avere più tempo (e a volte più voglia) per scriverci
e basta, vi abbraccio tutti!
servizievolmente vostro.
Crying

teorie e tecniche di scrittura su un blog

Ciao a tutti,
qualche giorno fa mi sono ritrovato sul blog solo perchè era da tempo che non ci andavo e perchè volevo vedere se qualcuno ancora lo bazzicava.
Con mia piacevole sorpresa ho scoperto un post di Gigio neanche troppo vecchio che ci raccontava le difficoltà nel dormire di un fantomatico emigrato di una simpatia (oltre che tecnica di scrittura) immensa.
Approfitto per salutare il buon Giorgio che, anche se ha avuto sempre una pessima idea di me, resta una delle persone più simpatiche e acute che abbia mai conosciuto. (Gigio faglielo arrivare sto complimento, non si sa mai in un futuro, lontano da te e Andrea, Giorgio possa cambiare idea su di me e considerarmi qualcosa di più di un fighetto sciupafemmine!!!).
Tornando al post, ricordo che di aver detto:"ma come scrive bene Giorgio!".
Oggi leggendo il blog "In the Box" che gli appassionati di calcio inglese e gli ex emigranti UK sicuramente conosceranno, e ancora, leggendo gli altri blog che "la Rosa" ti propone, mi sono detto che scrivere sul blog non significa parlare con gli amici e non si può fare con lo stesso registro (che idea illuminante eh!?!).
Ho deciso di scrivere questo post impegnandomi ad utilizzare un registro diverso e descrivendo un paio di sogni che,stranamente, mi ricordo di aver fatto negli ultimi giorni.
a voi l'ardua sentenza (con la speranza che anche su questo post non si finisca a dire quanto sono una merda!!!).
Il primo:
ero dentro una macchina. Non mi ricordo nè dove nè cosa stessi facendo. So solo che ro in un'enorma macchina nera (un SUV con ogni probabilità) di lusso. Stavo guidando o meglio ci provavo e non ci riuscivo perchè mi ricordo che non riuscivo ad arrivare ai pedali, soprattutto quello del freno, dei quali avevo enorme bisogno in quanto non avevo il controllo della macchina che stava per schiantarsi.
La velocità non era elevata e ricordo che l'ostacolo principale non era un muro bensì una rotatoria o meglio uno sparti-traffico sul quale io ero diretto inesorabilmente.
Come ogni sogno che si rispetti si è concluso in un bagno di sudore e con il mio risveglio al momento dell'impatto.
Che cosa vorrà dire? Io un'idea ce l'ho ma il confronto con persone oggettive potrebbe illuminarmi qualche dettaglio che ho tralasciato.

Il secondo, e più easy, l'ho fatto ieri notte.
Cazzo, mi avevano fregato lo scooter!!!!Il mio amico Nick non c'era più!E io ero disperatooooo ma soprattutto incazzato nero (più del solito)!
Questo me lo spiego benissimo....mi sto affezzionando a quel ferro vecchio che so verserà fino all'ultima goccia d'olio per portarmi in giro nelle notti calde di Milano proprio come un caro amico (del genere che preferisco) che fa tutto quello che vuoi e quando lo preferisci!

Salumi a tutti.

giovedì 20 maggio 2010

Storie da Casargonne

Leggo qui che un`avvocatessa fatica a fare un qualsiasi tipo di amicizia a Milano (forse perche' s`e' iscritta ad un corso di ballo liscio?). Metto da parte il solito orgoglio lombardo e vi racconto questa scena: ieri pomeriggio ero con Mariko sul balcone di Casargonne, scrutavamo il parchetto antistante per individuare una panchina al sole non occupata da qualche vecchietto in fase di scongelamento, quando attraversa la strada un`arzilla vecchietta sui 60/70 che so abitare nel mio palazzo; la saluto con la manina e lei ricambia rilanciando con un sorriso.
Non trovando nessuna panchina libera all`orizzonte, rientriamo e diamo fuoco alle trombe tra una chiacchiera e l`altra.
driiiiiiiiiiiin, campanello.
"Salve, sono Manuela P., abito al terzo piano. Sono un po' vecchia e totalmente analfabeta di computer; mi darebbe il suo numero di telefono che se ho qualche problema la chiamo?".
Prima di tutto questo l`avevo una volta aiutata a scaricare dalla macchina cianfrusaglie che stava portando a casa, mi aveva ringraziato con un bacio e tanti sorrisi.
La faccio accomodare, in cucina una nuvola profumata e Mariko che trattiene le risate. Le do il mio numero, lei mi fa uno squillo e poi se ne va.
Vestita come un`indu', con gioielli di pietre ai polsi e i capelli bianchi lunghi, sembrava una Dharma (di Dharma&Greg) invecchiata, un pochino scombinata nei pensieri ma di una dolcezza disarmante. Spero che le si rompa il pc per poterglielo sistemare, ed entrare cosi' nella sua casa: gia' mi immagino un ammasso di anticherie e anticaglie, serafici buddha e incensi profumati ovunque. La casa di un`ex figlia dei fiori, con un po' di lucidita' appannata dalle droghe, probabilmente sola e bisognosa anche solo di un micro contatto. Col bel ragazzo del primo piano... ;)
Morale: non credo sia una questione di Milano, Foggia o Berlino. Finche' esisteranno persone che non fanno finta che gli altri siano invisibili, ci sara' sempre speranza che un futuro meglio e' possibile.

ps: per Mariko voleva solo il MuFo, mentre per Angie ce stava a prova'...

mercoledì 12 maggio 2010

Storie varie di emigranti

Buondi garcon, in qualità di emigrante vi posto una storia esilarante d'un altro avventuriero emigrato in terra d'Albione. Per rispetto della Privacy, il protagonista di questa storia é il signor Fiordo Peltro.
A voi!


"una delle cose che mi ha provocato non pochi problemi dal mio arrivo a londra è sto cazzo di materasso di merda che mi ritrovo.
In pratica non è che è vecchio, consumato o scoffato o cose simili. E' proprio che è di una qualità di merda. Indomma è fatto in maniera tale che senti tutto non appena ti si siedi o sdrai sopra. Ma non è che si sentono le molle, no. Il cazzo è che come se fosse fatto in questa astrusa maniera: una quantità di gommapiuma e/o altro materiale sintetico e moderno atto a sostituire la gloriosa e oramai mandata in pensione lana tradizionale, contenuta in una specie di rete metallica. Sta cazzo di rete è però talmente spessa che la sensazione che si prova quando ci si sdraia sul materasso in quesitione è quella di dormire su una pila di scatolette di tonno. Si, si sentono tutta una serie di spigoli nella schiena e se si prova a dormire a pancia in giù è peggio ancora. In base a dove accumuli il peso, le "scatolette" si smuovono leggermente andando a creare una specie di voragine in cui piombano le tue articolazioni, creando un effetto sfrego/consumo alle giunture/frattaglie cadute nel buco nero autocreatosi.
Dopo una paio di notti di attento studio (che hanno coinvolto solo me dato che sandro protetto dal suo confortevole e full optional strato adiposo proclama di non avere alcuno dei problemi summenzionati!)l'unica soluzione possibile mi è sembrata quella di dormire avvolto a mo di insaccato nel piumino.In pratica il procedimento a cui mi sottoponfgo tutte le sere è quello di sdraiarmi sul e non sotto il piumino, e fare un completo giro di 360 gradi in modo da trovarmi completamente "insalamato" nel piumino stesso. In tale maniera creo una sorta di sacco a pelo artificiale che ha lo sgradevolissimo problema di non lasciarmi la mobilità degli arti, ne inferiori ne suepriori. In pratica mi ritrovo nella situazione dei lattanti di qualche decennio fa, che venivano avvolti dalle prorpie mamme nelle famose fascie (almeno così funzionava dalle mie parti, un pò come gesù bambino nel presepio ecco, giusto per intenderci). Tale posizione non mi lascia praticamente la possibilità di muovere le braccia e le gambe dicevo, e quindi spesso, se mi sveglio nel cuore della notte (aiutato in questo dal compagno di stanza che a volte sembra essere posseduto dallo spirito di una mandria di foche monache nella stagione dell'amore il che lo spinge a perpetuare nel cuore della notte londinesi strazianti e commoventi nonchè baritosopranali suoni guttudiaframmali che alcuni volgari personaggi potrebbero scambiare per un triviale "russare")non ho percezione alcuna della zona del letto in cui mi trovo. Questa notte mi sono ritrovato proprio nella situazione appena descritta. Mi sveglio e avverto di essere sull'orlo del letto, a pochi centimetri in pratica dalla caduta. Decido di compiere con un colpo di reni degno del miglior nardelli un colpo di reni che mi permetta di compiera una rotolamento su me stesso di circa 270 gradi in modo da appoggiare la mia schiena inizialemnte contro il letto, contro la parete che delimita l'altro lato del letto. Qualcosa deve essere andato storto però, magari il cibo pesante ingurgidato o magari il sidro tracannato durante la cena sempre aizzato dal megafono delle succitate foche monache mi ha tratto in inganno. Io già mi trovavo praticamente in prossimità dell'orlo del letto delimitato dalla parete (che separa la nostra camera da quella della coinquilina, bona e pure lesbica a quanto pare (si spera almeno nella bisessualità e forse si sono aperti spiragli in tal senso(a riapro parentesi nel senso che pare non disdegnare il vecchio, sano e convenzionale membro maschile))).
Solo dopo però essermi dato oramai la spinta verso il rotolamento laterale ho realizzato, grazie alla luce che penetrava nella stanza dalla finestra, in quale grave errore di posizionamento fossi incappato. Immediatamente il mi istinto di conservazione mi ha fatto protendere in avanti le mani per pararmi dall'inesorabile colpo conro il muro a cui ero destinato. Purtroppo vanamente. La posizone da insaccato necessaria per non avvertire le scatolette di tonno sotto le mi scapole mi ha impedito naturalmente di pararmi dal colpo. L'unica cosa che sono riuscito a fare è stato sporgere il collo, unica protuberanza che potessi far uscire dal cilindro del salame che io stesso costituivo, in modo da attutire il colpo. L'unica cosa che sono riuscito a provocare è stata una solenne e perentoria capocciata, uno schianto pieno e senza freni inibitori fronte-parete (e voi sapete se si parla della mia fronte di che superfice stiamo parlando eh!). Sdump. E' stato semplicemente questo il rumore che ho provocato.
Un suono sordo, rimbombante e profondo, come di un peso che cozza contro un corpo vuoto e ampio che funge da cassa di risonanza. Non mi sono fatto male per un cazzo, ma in compenso sto ancora chiedendomi se il corpo ampio e vuoto (che funge da cassa di risonanza tanto per intenderci)sia quella fottuta parete o la mia cazzo di testa vuota. Mortacci sua!"

lunedì 10 maggio 2010

sul blog sol foto di parigi!

eccoci di ritorno!
un fine di settimana parigino all'insegna della turistanza di base, ma è stato un vero piacere rivedere il buon Gigio e vedere la felicià negli occhi delle due Volvinio's...





l'esule sta benone, se la cava alla grande col francese, e anche se lavora male noi gli vogliamo bene lo stesso!!! grande padrone di casa, ospitalità sempre ottima (sembra la recensione di un ostello) e smalto assolutamente non perso per la rue!
anche se personalmente aspetto il prossimo viaggio insieme amico mio!