Riflessioni dal finestrino dell`autobus

Siccome anche a me il MyBali fa schifo, oggi avrei voluto scrivere una cosa sconvolgente. Invece l`ho letta, e quasi non trattenevo le lacrime. Vediamo cosa ne salta fuori.

Letizia e Roberto, si chiamano cosi' i due protagonisti odierni.

La prima sta cercando di farmi felice, infatti qua e la' stanno cominciando a spuntare le stazioni per il bike-sharing. Ne ho viste coi miei occhi in piazza Duomo, sui Navigli di fronte alla Ringhiera, a Dateo, oltre a quella ormai storica in S.Babila. Finalmente! La situazione e' forse ancora bloccata per vie legali, ma qualcosina inizia a smuoversi! Adesso Leti, due ultime richieste: mettimi una stazione in piazzale Susa, cosi' io chiappo la bici sotto casa, ed estendi il servizio anche di notte, che senno' a chi cazzo serve? Ai manager con l`autista? Suvvia...

Il secondo invece e' un mio coetaneo, scrive un po' meglio di me (eheh) ed e' un pelo piu' famoso. Nella sua terra e' cosi' famoso che lo vogliono ammazzare prima di Natale. Leggo qua e mi viene da vomitare. Lui al MyBali manco ci puo' andare. Ma gli farebbe cagare, credo. Ormai sto diventando paranoico, leggo Gomorra e guardo gli speciali di Lucarelli sulle mafie, penso che un bar sotto casa mia sia un`attivita' per riciclare i soldi sporchi della mala (sono alla ricerca di prove, per ora). Io saro' anche esagerato, ma il problema mi sconvolge parecchio. Non quello del bar, ovviamente. Penso poi all`altra sera, quando s`era a casa di Luca con tanti napoletani. Perche' non possono essere tutti cosi'? Mah.. (sconsolato mode on).

Letizia, ti rimando a fine Ottobre, ti tengo d`occhio.

Roberto, chi ti tiene d`occhio c`e' gia', io ti vorrei raccontare la mia solidarieta'. E se ti incontrassi, tranquillo, non ti porterei al MyBali.