sabato 24 maggio 2008

UNA SERATA NO

Premessa: sono le 5:24. Sono a casa mia. Sono vivo.

A volte succedono delle cose, apparentemente innocue di per sé, ma che se guardate con distacco, come fossero episodi di un film –coincidenze, piccoli segnali-, che ti preannunciano che non è giornata. Oggi niente pausa pranzo, perché c’era poca gente ecc. ecc. Per fortuna mi sono mangiato questo panino. Sempre oggi in Uodafòn era il “baby open party”, per cui mentre lavoravo impazzavano le tagliatelle di Nonna Pina, palloncini e bambini pressoché nani o infanti saltellavano qua e là; mi portano una bimba –a onor del vero bellissima- presentandomi così: “…e questo invece è mattooo…”. Io mi alzo e mi lancio in un’espressione il più possibile buffa e simpa, e la bimba inizia a singhiozzare e la portano via. Va beh. Quell’altro che da Liverpool mi sragiona: ok, c’hai da traslocare, la Vale ed io partiamo il Sabato, e poi ci aggiustiamo. Intanto andiamo a fare shopping. Ma che te frega? ..e un po’ di sbatti cista che il momento è delicato.
E fin qui sono arrivato a casa e messo a dormire, che stanco e reperibile son.
Quando mi sveglio mi nutro di cose e verdi e rosse e bianche, che fa tanto road to Euro2008, e ci si vede tutti alle Colonne. Parcheggio agile, arrivo e trovo Iordanis, Vassiliky, e Caterina (Sgisgio…) con Cecila Gossip e Rosa Luxemburg. Birra in mano e cellulare in tasca me la polleggiavo, con poco impegnative notizie sul perdono da parte di dio a Beyoncè, ma va beh..; arriva Gigio Proietti (Vigiolla cit.) con Miss Sorriso Riviera 2008, arrivano anche le Los Angiules e Natascìa. Le colonne e la Chiesa con proiezioni psichedeliche, Gigio in giacca, serata di gala, praticamente. Rilanciamo il ritmo alcolico e si parte per Porta Genova.

Fin qui l’antefatto, praticamente (Adamo&Eva mode on, assai, come piace a Valeria ;) ).

Ovviamente in quanto schiavo, Uodafòn chiama, e una voce balzerellosa mi chiama al dovere.
Un profumino nell’aria.
Supero il momento in cui si condensano le famose emozioni primordiali, giro i tacchi mando i baci, me ne vo’. Salto in macchina e scivolo via. In XXIV Maggio una dell’89 decide di girare a sinistra, peccato che stava sulla destra e peccatissimo che c’ero io di fianco. Fianco come quello da rifare alla macchina del papi, tanto per inquadrare meglio la situazione.. Constatazione amichevole, come quella che mi facevano i taxisti, a proposito dell’ingombro della mia macchina (a ragione, ma leggessero ‘sto blog..), come io constatavo loro che non era esattamente una di quelle serate. Tanto più che dall’ufficio giungevano voci che il biscotto era nel forno…ecco il profumino!
Per non perdere altro tempo, controllo che sia tutto ok, e saluto quella ragazzina che tra l’altro non avrebbe dovuto essere lì. Vabbè. Arrivo fresh in ufficio e mi sento dire dalla stessa voce “che non bisognava fare nulla, solo aspettare e poi raccogliere i cadaveri”. Ellamadonna. Sempre meno convinto mi siedo, accendo il tutto, e vado a fumarmi una sigaretta. Arrivano in massa gli altri colleghi, e non capisco perché cerchino di calmarmi. Al che mi innervosisco sul serio, sarà entrato in circolo il caffè.
Sono circa le 2:30, il vodka&redbull di prima sta svaporando, e mi appresto ad ammassare i corpi dei caduti nella lotta per la libertà. per la vita. che è adesso.
Faccio due domande stupide e ottengo due risposte altrettanto stupide, faccio due stupidi controlli e, nonostante non sia di Betlemme, cancello 500 allarmi o giù di lì. In più, siccome Uodafòn è una società seria (e Sirti altrettanto, manager mode on.), il bravo tecnicino reperibile pure lui ha risolto l’altra metà degli allarmi. È un po’ come aprire il Mar Rosso, capite? Ma siccome non ho (ancora) tali poteri, mi ci incazzo e scrivo (scritto tanto stasera?mah..) una bella mail aziendalista socialista imprecalista.
Il biscotto è però riuscito un po’ male, accidenti.
Alle 3:20 sono fuori. A spiegare ad Angela che per l’ennesima volta aveva cannato il modo e il momento di dimostrarmi quanto mi vuole bene. Forse ora capirai, stasera un po’ mastino. Gigio è in cerca di taxi con Carolina, Iordanis è disperso, gli altri dispersi pure. Servizio taxi che nella Fedra poteva sembrare una seduta di analisi, eheh. Ultima sigaretta, si ride e sono di nuovo a casa. Ritrovo Iordanis e mi fumo MuFo e rido ancora.

Non c’è un cazzo da ridere, ma ci ho scritto un post, che è meglio.

Epilogo: Sono le 6:20. Sono stanco. Sono più vivo. La vita è adesso.

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