lunedì 23 luglio 2007

Vacanza #1: Milano-Marsiglia-Montpellier-Barcellona

Ed eccomi qua, davanti al pc e al resto dell'ufficio, sopra la testa pannelli di compensato e brillanti neon. Ma dentro la testa, tra un vuoto cosmico e l'altro, ancora tanti ricordi freschi freschi signo', che condivido con voi, al solo prezzo di una connessione internet (a volte manco quella, w the scrokkescion!)

La nostra è stata una vacanza on de rod, e rispetto ai numerosi fly-in di Maggio e Giugno in terra inglese è stata una bellissima (ri)scoperta. Perchè è vero che ti massacri un po' il cocige, che ad un certo punto l'arbre magic all'ascella ti stomaca un po', che se non c'hai la macchina t'attacchi al bus che ti porta sull'aereo, ma vedere scorrerti attorno i paesaggi e i volti delle persone, manco con Mastercard! A onor del merito, del merito di Mastercard, 'azzo se serve...

Belli belli, alegher alegher, si parte da Garibaldi alle 11 e rotti, visto che la sera prima ce siamo imbriagati alla festa di Mariko, e visto che LucaMarja in prestito dal suo blog s'era fatto la MI-TO qualche ora prima, bacio a Simo' al Bricco e via. Via. La formazione total male ovviamente non prevede orpelli e cose inutili, si viaggia leggeri, agili e senza pensieri. Infatti nessuno aveva pensato a portare manco 50cl d'acqua, nemmeno du' biscotti, nemmeno la patente (io, ma me ne sono accorto un giorno prima del ritorno). Fino a Torino tutt'arrosto, poi salto l'uscita giusta e ci ritroviamo nelle campagne intorno alla bella città della Mole, invano cercando aiuto nei cartelli stradali, visto che di mappe nemmeno parlarne. Alla fine ce la facciamo a sconfinare in Francia, arrampicandoci su per il Moncenisio con prima tappa a Briancon, città fortificata arroccata lassù sulle Alpi. Chiedo alla signora del bar "se puede comer?", e lei, essendo francese, non capisce e ci rifila crocque al formaggio di plastica e panini vari. E le prime 3 birrette di una lunga, lunghissima serie. Giretto per il borgo e fotoricordo alle imprese di un grande ciclista, italiano.


Ci si rimette in macchina, abbiamo come meta della giornata Marsiglia, dove Martino ci stava anticipando from Barcellona. Sulla via incontriamo sto lago di un blu azzurro mai visto, sembra finto, la strada è come una prova speciale di rally, curve e controcurve, sali e scendi, metti e togli, dai e vai. Bellissimo, davvero, e anche vicino, un bel posto per un weekend!


Tappa intermedia alle gole del Verdon, una serie di strapiombi vertiginosi scavati dal fiuniciattolo che vedete lì in basso. Specialità di giornata: pit stop fotografico: frenata, si salta giù, Luca mi lancia la Nikon, porte aperte, foto, commenti del tipo "bel bel", "mizziga" o "puttana eva che cazzo di spettacolo!" e si riparte.

Tutta questa fretta perchè i messaggi di Martino che era in arrivo a Marsiglia ci spingevano a spingere sull'acceleratore della vacanza. Ecco un altro momento di rapida goduria: immaginatevi sta vallata, dolce dopo le aspre gole, silenziosa come la natura, quasi al tramonto. Invece che raccattare le due fighe viste sulla strada e deflorarle in cotanta beltà, ci si rimette in macchina, Martino aspetta. Arsh.
Ed eccoci finalmente a Marsiglia, ed ecco finalmente Martino. Come mai non ci sono foto della città? E chi le ha fatte? Per fare questa qua sotto ho dovuto chiedere la scorta al consolato italiano! L'accoglienza è stata di questo spessore: un tipo guarda la targa della PuntoG, chiama gli amici, e al grido di "italia merda, materazzi bastardo" ci accolgono così, tra bengala ad altezza uomo e botti tra le gambe. Bell'esperienza, tanto che siamo scappati e abbiamo dormito davanti ad una villetta in una zona residenziale, e la macchina la mattina grondava d'umidità, dall'interno...
La mattina dopo si parte per la Camargue, zona paludosa, parco naturale, bel davvero. Ad un certo punto la strada che avevamo imboccato finisce su una barca, che ci traghetta all'altra riva. Poi giretto ad Aigue Mortes, troppo turistica per noi, così ci concediamo un pisolino su un'aiuola, in assenza di rotonde con vista sull'autostrada.

Arriviamo nel pomeriggio a Montpellier, dopo aver mangiato come porci in una ex-fattoria per una roba del tipo 14 euri, lasciamo il buon Luca alla stazione e ci aggiriamo per la città, troviamo un albergo dove possiamo finalmente lavarci e usciamo a vedere la fiera: una lunga sfilata di donne bellissime, la maggior parte con du' tette da far invidia ad Angela (quasi), e ci godiamo 1kg di cozze dopo una bella passeggiata. Montpellier è bella davvero, ve la consiglio, moderna, pulita, variopinta, molto francese ma con un pizzico di Spagna.

Gioco: dov'è Gigio?


la mattina si riparte alla volta di Barcellona, abbiamo un appartamento praticamente tutto per noi, ci facciamo riprendere dal vicino per il casino - "baja la musica, tìo, bajala!" -, e decidiamo per un approccio soft alla città. Niente giri turistici affannati, ma molto relax, orari moooolto dilatati, sveglia mai messa e tanta playa quanto basta per avere un colorito degno di questo nome (purtroppo niente scottature bi-face Gra!)
Sopra: begli occhietti al Parc Guell, in onore di Gaudì, e sotto: l'appartamento spagnolo



LucaSky in visita, dopo aver girato lo spot Saratoga con la solita topa desnuda, e con un problemino...

Contestualmente a noi due baldi giovani c'erano pure i genitori di Martino, che ci hanno dato la molla per una visita fuoriporta (dove mi sono accorto di aver dimenticato a Milano la patente), e siamo andati a Monserrat, davvero un bel posto, una serie di monasteri in mezzo a delle montagne stranissime, che non a caso hanno ispirato Gaudì, e si capiscono molte cose!


Per i particolari, quando mi verranno in mente vi aggiornerò, e chiedo l'aiuto da casa Viganò4, per il resto vi posso dire che domenica siamo partiti alle 12:30 dal lungomare della Barcelloneta e siamo arrivati a casa a mezzanotte, non esattamente freschi freschi, ma abbastanza per andarci a fare un'ulteriore birretta con la Terry&Co. In totale abbiamo percorso 2426Km, per un totale di 46 ore trascorse giudando. Detta così è una bella botta, ma ve lo consiglio nuovamente di cuore.

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