cuffie nelle orecchie, volume decisamente alto per essere al lavoro, vedo i colleghi muovere buffamente le labbra da cui però non recepisco alcun suono. io sorrido e annuisco, chissene.
qualche piano più sù i miei super capi stanno decidendo il mio futuro professionale, se uscire o meno dal giro delle notti, allo stesso piano Angie si da al solito da fare per far funzionare lo start-up della nuova attività sotto l'attento sguardo del mio papà, qualche metro dietro me mio fratello ascolta annoiato il corso di comunicazione. insomma, intorno a me tutto si muove, io non sto combinando un cazzo. e non è così facile ingannare il tempo per 8 ore di fila, ve lo assicuro!
ogni 20 minuti penso che invece che scaldare letteralmente la sedia potrei raffreddarmi il fondoschiena sulla mia nuova moto, che ha un unico difetto: non ha ancora un nome! sono ancora parecchio rispettoso nei suoi confronti, oltre che leggermente impedito alla guida, e quindi si può ben dire che non siamo ancora così in confidenza da darci del tu. si accettano consigli, cmq!
il wend passato è scivolato via troppo velocemente, tra una bevuta alla tasca per ricordare il passato inglese di gaetano (ghgh) e un drink al cuore, giusto per rimanere in zona. gag della serata: ci si chiedeva tutti chi mai fosse il bel caballero che la Vale aveva puntato, vista l'insistenza nel proporci tale meta..e il bello è che alla fine manco s'è presentata..mhmhmhhm, vale, che ci nascondi? ;)
insomma, un venerdì in tono minore, ma ci sta, visto che si lavora tanto, c'è perfino chi studia, e il fisico poi non è più quello di una volta..
come da richiesta delle divanine -orfane di natascìa, dispersa sulla A13 tra Bologna e Verona- ci troviamo sabato in centro (zona Abbiategrasso) per cenare in un ristorantino che volevo provare, il Kitchen. tutto sommato siamo stati soddisfatti, ci siamo al solito fatti riconoscere, ma i ragazzi del locale sembravano contenti di averci avuti come ospiti.
dall'ambiente minimal post industrial del ristorante, alla bolgia della movida milanese. sembrava che tutti (TUTTI i giovini di milano) avessero avuto le nostre stesse idee: quasi mezzora per entrare al goganga, dove s'era così compressi che se lasciavi cadere un bicchiere ci metteva 5 minuti per cadere a terra. chiuso il locale, perso qualche pezzo di compagnia per strada, eccoci al solito nostro locale, la casa. solita truffa per entrare, ma almeno ci siamo per l'ennesima volta dimostrati più furbi del gorilla alla porta. ai posteri l'ardua sentenza sulla paternità dell'idea di far entrare chi già aveva la tessera 2010 per far la tessera agli altri (io dico Gaetano). appena entrati lapiccolagreis snocciola una di quelle sue frasi a metà tra la rivelazione assoluta e la minchiata pazzesca. cito: "la casa si è sputtanata. dobbiamo trovare un altro locale". si apre ufficialmente la ricerca: AAA, gruppo di ex giovani ma ancora dinamici, con spiccata propensione all'alcolizzamento e al danzereccio alternativo ma con contaminazioni rock electro e gaio, cerca locale ove sfogare la propria voglia di divertimento. No ingresso a pagamento, no fighetti, no punkabbestia, possibilmente facilmente raggiungibile coi mezzi. Vedremo, e magari diamoci da fare per cercare un'alternativa...
di queste serate mi porto a casa tante situazioni che, a me, m'hanno fatto riflettere:
-gae a vale: ti ricordi quando vi scannavate tu e andrea?
-luca e gae "tazza e cucchiaio"
-angie con gli occhi a trattino all'inizio della cena
-maurizio che convince 12 persone ad andare al goganga
-la vale, il suo sentirsi "vecchia" e "nullatenente", e la mia sindrome di peterpan latente
ma tanto che rifletto a fare, è sempre colpa di Gaetano!
Pace!
qualche piano più sù i miei super capi stanno decidendo il mio futuro professionale, se uscire o meno dal giro delle notti, allo stesso piano Angie si da al solito da fare per far funzionare lo start-up della nuova attività sotto l'attento sguardo del mio papà, qualche metro dietro me mio fratello ascolta annoiato il corso di comunicazione. insomma, intorno a me tutto si muove, io non sto combinando un cazzo. e non è così facile ingannare il tempo per 8 ore di fila, ve lo assicuro!
ogni 20 minuti penso che invece che scaldare letteralmente la sedia potrei raffreddarmi il fondoschiena sulla mia nuova moto, che ha un unico difetto: non ha ancora un nome! sono ancora parecchio rispettoso nei suoi confronti, oltre che leggermente impedito alla guida, e quindi si può ben dire che non siamo ancora così in confidenza da darci del tu. si accettano consigli, cmq!
il wend passato è scivolato via troppo velocemente, tra una bevuta alla tasca per ricordare il passato inglese di gaetano (ghgh) e un drink al cuore, giusto per rimanere in zona. gag della serata: ci si chiedeva tutti chi mai fosse il bel caballero che la Vale aveva puntato, vista l'insistenza nel proporci tale meta..e il bello è che alla fine manco s'è presentata..mhmhmhhm, vale, che ci nascondi? ;)
insomma, un venerdì in tono minore, ma ci sta, visto che si lavora tanto, c'è perfino chi studia, e il fisico poi non è più quello di una volta..
come da richiesta delle divanine -orfane di natascìa, dispersa sulla A13 tra Bologna e Verona- ci troviamo sabato in centro (zona Abbiategrasso) per cenare in un ristorantino che volevo provare, il Kitchen. tutto sommato siamo stati soddisfatti, ci siamo al solito fatti riconoscere, ma i ragazzi del locale sembravano contenti di averci avuti come ospiti.
dall'ambiente minimal post industrial del ristorante, alla bolgia della movida milanese. sembrava che tutti (TUTTI i giovini di milano) avessero avuto le nostre stesse idee: quasi mezzora per entrare al goganga, dove s'era così compressi che se lasciavi cadere un bicchiere ci metteva 5 minuti per cadere a terra. chiuso il locale, perso qualche pezzo di compagnia per strada, eccoci al solito nostro locale, la casa. solita truffa per entrare, ma almeno ci siamo per l'ennesima volta dimostrati più furbi del gorilla alla porta. ai posteri l'ardua sentenza sulla paternità dell'idea di far entrare chi già aveva la tessera 2010 per far la tessera agli altri (io dico Gaetano). appena entrati lapiccolagreis snocciola una di quelle sue frasi a metà tra la rivelazione assoluta e la minchiata pazzesca. cito: "la casa si è sputtanata. dobbiamo trovare un altro locale". si apre ufficialmente la ricerca: AAA, gruppo di ex giovani ma ancora dinamici, con spiccata propensione all'alcolizzamento e al danzereccio alternativo ma con contaminazioni rock electro e gaio, cerca locale ove sfogare la propria voglia di divertimento. No ingresso a pagamento, no fighetti, no punkabbestia, possibilmente facilmente raggiungibile coi mezzi. Vedremo, e magari diamoci da fare per cercare un'alternativa...
di queste serate mi porto a casa tante situazioni che, a me, m'hanno fatto riflettere:
-gae a vale: ti ricordi quando vi scannavate tu e andrea?
-luca e gae "tazza e cucchiaio"
-angie con gli occhi a trattino all'inizio della cena
-maurizio che convince 12 persone ad andare al goganga
-la vale, il suo sentirsi "vecchia" e "nullatenente", e la mia sindrome di peterpan latente
ma tanto che rifletto a fare, è sempre colpa di Gaetano!
Pace!
4 commenti:
tutto scorre....
ahahahhahah!
1. l'idea di entrare alla casa e fare le tessere per gli altri è stata la mia e vorrei sapere chi si fregia di cotanta genialità! per me voto 9!
2.sul locale che cechiamo...che ne pensate dell'exstasià?
non dimentichiamoci che c'è anche il magnolia che non si frequenta da un pò!
3.la sindrome di peterpan latente ce l'abbiamo tutti in confronto a valeria che, diciamolo, si butta un pò troppo a terra!
4.il tipo della tasca di valeria per me può anche andare a farsi fottere, io non ci torno più in quel postaccio dove si beve male e si parla peggio (angela docet)!!!!
5.complimenti ancora ad andrea per la puntualità del riassunto del fine settimana...voto 10!
R1. secondo te?
R2. l'exstasià SICURAMENTE piacerà a tutti! per il magnolia, compratevi un mezzo di locomozione (scherzo)!
R3. vale sei un fioreeeeee!
R4. io nemmeno ci torno!
R5. ellamadonna, 10 mi pare eccessivo!
e caro gigio..ci si difende come meglio possiamo, come puoi ben leggere, invecchiamo ma non molliamo!
stammi bene zio!
bel post zio.
1: non ho detto che ho avuto l'idea prima di gaetano, però bisogna ammettere che mentre a gaetano gli veniva in mente DENTRO la casa, a me veniva in mente FUORI dalla casa, per cui non si può appurare temporalmente la paternità.
2. addò iè stu exstasià?
3.sottoscrivo!
4. sottoscrivo
5. è troppo, si ma ottimo.
ciao gigio amoreeee!
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