dopo la polemica scatenata dalla proposta di angie, a ristabilire l`armonico equilibrio tra arte e bellezza ci ha fortunatamente pensato un`ipercalorico double-whooper-cheese di burger king.
personalmente ieri non sono riuscito a stare sul pezzo, a cavalcare la discussione e lanciare qualcuna delle mie solite frasi assolute, ma per fortuna ci ha pensato gaetano. ora peró, lasciatemi esprimere i miei dubbi circa l`ardita teorizzazione del concetto di bellezza e della sua ricerca. associare alla bellezza di un quadro - quand`anche rappresentante una figura umana - la bellezza di un corpo madido di sudore sopra ad un tapis roulant, mi pare sfacciatamente riduttivo e provocatorio. quando si parla di ricerca della bellezza non s`intende il seguire una tabella di esercizi per addominali e glutei, mica il Bernini andava a ripetizione da un personal trainer! possiamo forse parlare di una certa proporzionalitá delle forme, o di un`eleganza sinuosa, o di una bellezza interiore, ma lasciamo l`arte nei musei e i pettorali in palestra.
detto questo, appoggio gaetano sul discorso circa le sovrastrutture mentali e sul benefici dello scaricarsi dandosi al fitness, ma avrebbero meritato due post distinti. di tutto ció se ne parlava sul sagrato del palazzo reale e davanti ad un ipercalorico panino da fast food: come a dire, l`apoteosi della distanza tra la scelta della mostra e una sana sudata alla getfit. e, caso piú unico che raro per uno che si sfascia 5 giorni su 7, non solo non ho preso la birrozza col panino, ma non sono nemmeno riuscito a convincere gli altri a bere una cosa al vicino straf. e per completare la serata in sobrietá e salute finché weekend non sopraggiunga, ho pure preso una bici del bike sharing per tornare a casa.
ogni tanto é bello uscire dal proprio cliché, anche se io non lo so, ma forse gli altri mi vedono cosí. e lasciatemi dire, chissene.
personalmente ieri non sono riuscito a stare sul pezzo, a cavalcare la discussione e lanciare qualcuna delle mie solite frasi assolute, ma per fortuna ci ha pensato gaetano. ora peró, lasciatemi esprimere i miei dubbi circa l`ardita teorizzazione del concetto di bellezza e della sua ricerca. associare alla bellezza di un quadro - quand`anche rappresentante una figura umana - la bellezza di un corpo madido di sudore sopra ad un tapis roulant, mi pare sfacciatamente riduttivo e provocatorio. quando si parla di ricerca della bellezza non s`intende il seguire una tabella di esercizi per addominali e glutei, mica il Bernini andava a ripetizione da un personal trainer! possiamo forse parlare di una certa proporzionalitá delle forme, o di un`eleganza sinuosa, o di una bellezza interiore, ma lasciamo l`arte nei musei e i pettorali in palestra.
detto questo, appoggio gaetano sul discorso circa le sovrastrutture mentali e sul benefici dello scaricarsi dandosi al fitness, ma avrebbero meritato due post distinti. di tutto ció se ne parlava sul sagrato del palazzo reale e davanti ad un ipercalorico panino da fast food: come a dire, l`apoteosi della distanza tra la scelta della mostra e una sana sudata alla getfit. e, caso piú unico che raro per uno che si sfascia 5 giorni su 7, non solo non ho preso la birrozza col panino, ma non sono nemmeno riuscito a convincere gli altri a bere una cosa al vicino straf. e per completare la serata in sobrietá e salute finché weekend non sopraggiunga, ho pure preso una bici del bike sharing per tornare a casa.
ogni tanto é bello uscire dal proprio cliché, anche se io non lo so, ma forse gli altri mi vedono cosí. e lasciatemi dire, chissene.
1 commento:
ah..ho finalmente commentato al bellissimo post di luca!
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