Ciao a tutti,
vado subito al sodo per non perdrmi nel filo di un discorso che poi spesso non si sa dove va a finire (mi sento Vasco Rossi!!!).
L'altra sera abbiamo deciso di andare alla Salumeria della musica perchè qualcuno ci aveva detto che avremmo assistito ad un festival rock. Sì rock.....nel senso che la gente che stava lì dentro era rimasta all'epoca d'oro del rock'n roll (ovvero gli anni 60' e 70' )ma non perchè ascoltavano e si rifacevano a quell'epoca ma percchè erano proprio di quell'epoca.
Diciamo una serata retrò!
Durante la serata siamo stati i più fighi del locale, tutte le tipe ci puntavano e lo facevano nemmeno senza troppa discrezione (o meglio senza farsi le 1000 pippe che di solito si fanno le loro simili più giovani!!!) e quindi io e gli altri "Boys" ce la ridevamo alla grande!
Fin qui quasi tutto normale.
Il bello è arrivato dopo.
Tutti decidono di andare a dormire e io mi rassegno a fare lo stesso quando il mitico Claudio amico di Luca mi fa: "Gae vengo io con te alla casa 139 se ti va!".
Io ovviamente non aspettavo altro e quindi accompagnate e salutate le divanine (con special guest Natascia!!!) ci avviamo alla Casa 139.
Solito bordello di gente, quantità di figa accettabile ed ecco che incontro la mia amica del Toilet (ndr) Martina che in tutto il suo splendore mi accompagna nella serata dopo che lo stoico Claudio decide di andare a dormire.
Fino a qui continua ad andare tutto bene.
Peccato che mentre ballavo nella sala del piano terra della Casa io mi accorgo che qualcuno mi sta tirando la maglietta.
Mi giro e ci sono due che giocano alle ombre cinesi sulla mia maglietta e mi dicono che con il riflesso della luce (quella che rende le cose da bianche in fluorescenti) non riescono a guardarmi perchè pensano che li si brucino le retine!
AHAHAHAHAH! faccio io sforzandomi e mi rigiro.
Subito dopo mentre ballo mi accorgo di aver colpito con una delle mie ancate stile caraibico la stessa ragazza di prima (erano un ragazzo e una ragazza).
Questa si gira e mi fa brutto!
NOn capisco le prime cose mi dice e quindi continuo a sforzarmi di ridere...ma ad un certo punto sento una parola che cambia improvvisamente il mio umore...: STRONZETTO!
Quel microbo con tette e figa mi aveva chiamato stronzetto!
Al che io dico: "Cosa?!? Stronzetto a me!" e faccio per guardarla dalla testa ai piedi (cosa che mi avrà portato via mezzo secondo visto la distanza breve che il mio sguardo ha dovuto coprire).
Lei allora ancora più incazzata inizia a blaterare delle cose tra cui.:"Continua a stare sul tuo piedistallo, bamboccio!".
A quel punto, considerato che ero anche brillo, la mia mente si è persa per poco tempo in un luogo sconosciuto dove c'ero solo io con questa caccola. In questo luogo c'era tanto sangue e le mie mani erano sporche di sangue anche se io non sentivo dolore. Sentivo solo la caccola che si lamentava e mi implorava di finirla (in senso terminale)!!!
Rinsavito, le dico che è meglio che si sciacqui dai coglioni prima che la prenda a calci e la stronza prende e se ne va (o forse mi giro io, non ricordo).
Il fatto finisce qui ma la riflessione che ho fatto dopo ha avuto strascichi anche nei giorni a seguire.
E da qui la mia domanda:
ma perchè se fosse stato un uomo a dirmi quelle cose io avrei potuto iniziare la rissa e probabilmente i buttafuori o la gente avrebbe potuto darmi anche ragione (anche se la violenza non è mai una soluzione definitiva!) mentre, dato che il microbo aveva tette e figa io mi sono dovuto tenere!?!?
Mi sono tenuto solo perchè ho pensato:" adesso se le do un ceffone la gente si butterà su di me e mi incolperà di aver dato un ceffone ad una ragazza senza nemmeno sentire il perchè!". E se mai qualcuno si fosse fermato ad ascoltare il perchè probabilmente mi avrebbe detto: "ma che ti frega dai!! è solo una ragazza, lo sai come fanno!"!
La domanda 2 è: chi è il vero maschilista? quello che vi "concede " il trattamento di favore o quello che se lo offendete vi tratta come chiunque altro (uomo o donna)?!?
Da qui la premessa1: so che uomini e donne sono diversi (nn avrei picchiato la ragazza con la sstessa forza con cui avrei picchiato un uomo).
Premessa2: si fa per parlare, non sono nè un violento nè un misogino. Provoco solamente.
A voi il dibattito.
Saluti.
sabato 30 gennaio 2010
martedì 26 gennaio 2010
sabato 23 gennaio 2010
La guerra dei muffin!!!!
Ciao a tutti signori e signore (?),
vi scrivo dalla cucina di casa mia mentre mi accingo (a fatica) a lavorare su un progetto.
Mentre navigo sui miei siti preferiti ad alto contenuto culturale come gazzetta.it, foggiacalciomania.com o facebook.com, mi accorgo che un dibattito si sta aprendo tra le mie coinquiline e me!
O meglio c'è Ilaria (soprannominata e considerata la "topolina" di casa per la sua capacità di divorare ogni leccornia durante i suoi raptus improvvisi di fame) che cerca di smarcarsi dall'idea di essere la "topolina" di casa.
Dopo aver trovato l'ennesima confezione vuota di qualcosa (in questo caso si tratta di una carcassa rappresentata da una confezione di muffin che Renato aveva comprato) Ilaria ci dice che poi noi diamo la colpa a lei e che lei questa volta non c'entra.
Io e Rosetta ci guardiamo e arrendevoli non cogliamo la polemica.
Tutto sembra andare per il meglio fino a quando Ilaria decide di lasciare la carcassa là per farla vedere a Renato.
A quel punto io e Rosetta non riusciamo a contenere la risata perchè pensate un pò.....Renato aveva deciso di lasciare la carcassa lì la sera prima proprio per farla vedere alla "topolina" di casa!
A quel punto Ilaria, un pò stizzita, inizia a dire che lei non c'entra (già sentito), che lei ne aveva mangiato solo uno (già sentito), che noi diamo sempre la colpa a lei ecc...
Alla fine, come sempre succede, si finisce a tarallucci e vino con Rosetta e Ilaria che ora discutono su come, utilizzando la super macchina di Rosetta che fa il pane e i croissant, cucinare il pane con una farina speciale che Ilaria ha comprato non si sa perchè e non si sa per cosa!
Ovviamente tutto condito con colorite espressioni in napoletano...!!!!
C v'dimm!!!!
vi scrivo dalla cucina di casa mia mentre mi accingo (a fatica) a lavorare su un progetto.
Mentre navigo sui miei siti preferiti ad alto contenuto culturale come gazzetta.it, foggiacalciomania.com o facebook.com, mi accorgo che un dibattito si sta aprendo tra le mie coinquiline e me!
O meglio c'è Ilaria (soprannominata e considerata la "topolina" di casa per la sua capacità di divorare ogni leccornia durante i suoi raptus improvvisi di fame) che cerca di smarcarsi dall'idea di essere la "topolina" di casa.
Dopo aver trovato l'ennesima confezione vuota di qualcosa (in questo caso si tratta di una carcassa rappresentata da una confezione di muffin che Renato aveva comprato) Ilaria ci dice che poi noi diamo la colpa a lei e che lei questa volta non c'entra.
Io e Rosetta ci guardiamo e arrendevoli non cogliamo la polemica.
Tutto sembra andare per il meglio fino a quando Ilaria decide di lasciare la carcassa là per farla vedere a Renato.
A quel punto io e Rosetta non riusciamo a contenere la risata perchè pensate un pò.....Renato aveva deciso di lasciare la carcassa lì la sera prima proprio per farla vedere alla "topolina" di casa!
A quel punto Ilaria, un pò stizzita, inizia a dire che lei non c'entra (già sentito), che lei ne aveva mangiato solo uno (già sentito), che noi diamo sempre la colpa a lei ecc...
Alla fine, come sempre succede, si finisce a tarallucci e vino con Rosetta e Ilaria che ora discutono su come, utilizzando la super macchina di Rosetta che fa il pane e i croissant, cucinare il pane con una farina speciale che Ilaria ha comprato non si sa perchè e non si sa per cosa!
Ovviamente tutto condito con colorite espressioni in napoletano...!!!!
C v'dimm!!!!
martedì 19 gennaio 2010
IL NUOVO LAVORO
Ciao raga,
io ho iniziato il nuovo lavoro e qua la vita scorre frenetica.
Si lavora parecchio ma grazie a dio le cose che faccio sono interessanti e le giornate scorrono veloci!
Ok, mi hanno appena richiamato all'ordine....devo scappare!!!
io ho iniziato il nuovo lavoro e qua la vita scorre frenetica.
Si lavora parecchio ma grazie a dio le cose che faccio sono interessanti e le giornate scorrono veloci!
Ok, mi hanno appena richiamato all'ordine....devo scappare!!!
anno nuovo, vecchie novità
cuffie nelle orecchie, volume decisamente alto per essere al lavoro, vedo i colleghi muovere buffamente le labbra da cui però non recepisco alcun suono. io sorrido e annuisco, chissene.
qualche piano più sù i miei super capi stanno decidendo il mio futuro professionale, se uscire o meno dal giro delle notti, allo stesso piano Angie si da al solito da fare per far funzionare lo start-up della nuova attività sotto l'attento sguardo del mio papà, qualche metro dietro me mio fratello ascolta annoiato il corso di comunicazione. insomma, intorno a me tutto si muove, io non sto combinando un cazzo. e non è così facile ingannare il tempo per 8 ore di fila, ve lo assicuro!
ogni 20 minuti penso che invece che scaldare letteralmente la sedia potrei raffreddarmi il fondoschiena sulla mia nuova moto, che ha un unico difetto: non ha ancora un nome! sono ancora parecchio rispettoso nei suoi confronti, oltre che leggermente impedito alla guida, e quindi si può ben dire che non siamo ancora così in confidenza da darci del tu. si accettano consigli, cmq!
il wend passato è scivolato via troppo velocemente, tra una bevuta alla tasca per ricordare il passato inglese di gaetano (ghgh) e un drink al cuore, giusto per rimanere in zona. gag della serata: ci si chiedeva tutti chi mai fosse il bel caballero che la Vale aveva puntato, vista l'insistenza nel proporci tale meta..e il bello è che alla fine manco s'è presentata..mhmhmhhm, vale, che ci nascondi? ;)
insomma, un venerdì in tono minore, ma ci sta, visto che si lavora tanto, c'è perfino chi studia, e il fisico poi non è più quello di una volta..
come da richiesta delle divanine -orfane di natascìa, dispersa sulla A13 tra Bologna e Verona- ci troviamo sabato in centro (zona Abbiategrasso) per cenare in un ristorantino che volevo provare, il Kitchen. tutto sommato siamo stati soddisfatti, ci siamo al solito fatti riconoscere, ma i ragazzi del locale sembravano contenti di averci avuti come ospiti.
dall'ambiente minimal post industrial del ristorante, alla bolgia della movida milanese. sembrava che tutti (TUTTI i giovini di milano) avessero avuto le nostre stesse idee: quasi mezzora per entrare al goganga, dove s'era così compressi che se lasciavi cadere un bicchiere ci metteva 5 minuti per cadere a terra. chiuso il locale, perso qualche pezzo di compagnia per strada, eccoci al solito nostro locale, la casa. solita truffa per entrare, ma almeno ci siamo per l'ennesima volta dimostrati più furbi del gorilla alla porta. ai posteri l'ardua sentenza sulla paternità dell'idea di far entrare chi già aveva la tessera 2010 per far la tessera agli altri (io dico Gaetano). appena entrati lapiccolagreis snocciola una di quelle sue frasi a metà tra la rivelazione assoluta e la minchiata pazzesca. cito: "la casa si è sputtanata. dobbiamo trovare un altro locale". si apre ufficialmente la ricerca: AAA, gruppo di ex giovani ma ancora dinamici, con spiccata propensione all'alcolizzamento e al danzereccio alternativo ma con contaminazioni rock electro e gaio, cerca locale ove sfogare la propria voglia di divertimento. No ingresso a pagamento, no fighetti, no punkabbestia, possibilmente facilmente raggiungibile coi mezzi. Vedremo, e magari diamoci da fare per cercare un'alternativa...
di queste serate mi porto a casa tante situazioni che, a me, m'hanno fatto riflettere:
-gae a vale: ti ricordi quando vi scannavate tu e andrea?
-luca e gae "tazza e cucchiaio"
-angie con gli occhi a trattino all'inizio della cena
-maurizio che convince 12 persone ad andare al goganga
-la vale, il suo sentirsi "vecchia" e "nullatenente", e la mia sindrome di peterpan latente
ma tanto che rifletto a fare, è sempre colpa di Gaetano!
Pace!
qualche piano più sù i miei super capi stanno decidendo il mio futuro professionale, se uscire o meno dal giro delle notti, allo stesso piano Angie si da al solito da fare per far funzionare lo start-up della nuova attività sotto l'attento sguardo del mio papà, qualche metro dietro me mio fratello ascolta annoiato il corso di comunicazione. insomma, intorno a me tutto si muove, io non sto combinando un cazzo. e non è così facile ingannare il tempo per 8 ore di fila, ve lo assicuro!
ogni 20 minuti penso che invece che scaldare letteralmente la sedia potrei raffreddarmi il fondoschiena sulla mia nuova moto, che ha un unico difetto: non ha ancora un nome! sono ancora parecchio rispettoso nei suoi confronti, oltre che leggermente impedito alla guida, e quindi si può ben dire che non siamo ancora così in confidenza da darci del tu. si accettano consigli, cmq!
il wend passato è scivolato via troppo velocemente, tra una bevuta alla tasca per ricordare il passato inglese di gaetano (ghgh) e un drink al cuore, giusto per rimanere in zona. gag della serata: ci si chiedeva tutti chi mai fosse il bel caballero che la Vale aveva puntato, vista l'insistenza nel proporci tale meta..e il bello è che alla fine manco s'è presentata..mhmhmhhm, vale, che ci nascondi? ;)
insomma, un venerdì in tono minore, ma ci sta, visto che si lavora tanto, c'è perfino chi studia, e il fisico poi non è più quello di una volta..
come da richiesta delle divanine -orfane di natascìa, dispersa sulla A13 tra Bologna e Verona- ci troviamo sabato in centro (zona Abbiategrasso) per cenare in un ristorantino che volevo provare, il Kitchen. tutto sommato siamo stati soddisfatti, ci siamo al solito fatti riconoscere, ma i ragazzi del locale sembravano contenti di averci avuti come ospiti.
dall'ambiente minimal post industrial del ristorante, alla bolgia della movida milanese. sembrava che tutti (TUTTI i giovini di milano) avessero avuto le nostre stesse idee: quasi mezzora per entrare al goganga, dove s'era così compressi che se lasciavi cadere un bicchiere ci metteva 5 minuti per cadere a terra. chiuso il locale, perso qualche pezzo di compagnia per strada, eccoci al solito nostro locale, la casa. solita truffa per entrare, ma almeno ci siamo per l'ennesima volta dimostrati più furbi del gorilla alla porta. ai posteri l'ardua sentenza sulla paternità dell'idea di far entrare chi già aveva la tessera 2010 per far la tessera agli altri (io dico Gaetano). appena entrati lapiccolagreis snocciola una di quelle sue frasi a metà tra la rivelazione assoluta e la minchiata pazzesca. cito: "la casa si è sputtanata. dobbiamo trovare un altro locale". si apre ufficialmente la ricerca: AAA, gruppo di ex giovani ma ancora dinamici, con spiccata propensione all'alcolizzamento e al danzereccio alternativo ma con contaminazioni rock electro e gaio, cerca locale ove sfogare la propria voglia di divertimento. No ingresso a pagamento, no fighetti, no punkabbestia, possibilmente facilmente raggiungibile coi mezzi. Vedremo, e magari diamoci da fare per cercare un'alternativa...
di queste serate mi porto a casa tante situazioni che, a me, m'hanno fatto riflettere:
-gae a vale: ti ricordi quando vi scannavate tu e andrea?
-luca e gae "tazza e cucchiaio"
-angie con gli occhi a trattino all'inizio della cena
-maurizio che convince 12 persone ad andare al goganga
-la vale, il suo sentirsi "vecchia" e "nullatenente", e la mia sindrome di peterpan latente
ma tanto che rifletto a fare, è sempre colpa di Gaetano!
Pace!
venerdì 8 gennaio 2010
E allora mambo!!!
Giovedi 7 Gennaio
una montagna di lavoro da fare, cose chieste oggi per ieri, ma credo di non essere l'unico al mondo a subire le angherie del Padrone (mode comunist on).
una montagna di lavoro da fare, cose chieste oggi per ieri, ma credo di non essere l'unico al mondo a subire le angherie del Padrone (mode comunist on).
Cioddetto, scrivo un po' sul NOSTRO blog.
Scrivo dai -4/-8 di Paris, la neve imbianca le strade, tarpa la voglia di uscire, t'accoglie la mattina quando ti svegli e anziché uscire dal letto ti tiri su bene le coperte perché hai freddo.
Mi accingo al primo w-e solitario dell'anno, vedremo come impegnarlo. La settimana é scorsa via velocerrima, il bello di lavorare tanto e di una alacre vita domestica: ed è proprio di quest'ultima che voglio parlarVi, di un piacere inaspettato che arriva dalle 4 mura, altro che 4 ruote motrici.
Martedì 12 Gennaio
Un piacere NORMALE, dicevo giovedi nella prima parte, assaporare ciò di cui altri mi parlavano quotidianamente, ovvero rientrare a casa, cucinare e guardarsi un film.
Scarico e guardo, guardo e scarico.
E poi leggo, e così brucio un libro al mese, nell'ordine:
1) Malavita
2) Malavita Encore
3) Into the Wild
4) Rewind
Martedì 12 Gennaio
Un piacere NORMALE, dicevo giovedi nella prima parte, assaporare ciò di cui altri mi parlavano quotidianamente, ovvero rientrare a casa, cucinare e guardarsi un film.
Scarico e guardo, guardo e scarico.
E poi leggo, e così brucio un libro al mese, nell'ordine:
1) Malavita
2) Malavita Encore
3) Into the Wild
4) Rewind
I broccoli sfriggono,
l'acqua bolle
vado a mangiare,
Non solo mazzancolle.
Becitos
giovedì 7 gennaio 2010
No, non lo posso accettareeeee!!!
Come direbbe il buon Cocciante,
non posso accettare che a scrivere su questo il blog sia solo Andrea.
Sarò presuntuoso, egocentrico, egoista o quello che volete ma questo lo sento ancora come il mio Blog! Il blog che è nato per me da un'intuizione geniale di Grazia "doppioclick" Fino e che io non voglio mollare.
Non voglio mollarlo anche perchè mi dispiace di gente come Andrea che effettivamente ancora si fa vivo sul blog non solo con brevi e spesso sterili commenti!
Andre sono con te!
A presto per i racconti del capodanno!
non posso accettare che a scrivere su questo il blog sia solo Andrea.
Sarò presuntuoso, egocentrico, egoista o quello che volete ma questo lo sento ancora come il mio Blog! Il blog che è nato per me da un'intuizione geniale di Grazia "doppioclick" Fino e che io non voglio mollare.
Non voglio mollarlo anche perchè mi dispiace di gente come Andrea che effettivamente ancora si fa vivo sul blog non solo con brevi e spesso sterili commenti!
Andre sono con te!
A presto per i racconti del capodanno!
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