Sabato 03 Febbraio 2008.
Via Volvinio, amichevolmente ribattezzata "La Topaia" (non me ne vogliano gli inquilini).
E' il compleanno di una terrona, e lei e I suoi amici (ovviamente terroni come lei), stanno rumorosamente festeggiando nel piano attico, tra salatini terroni e vino terrone.
L`atmosfera e' calda manco fosse ferragosto in spiaggia (una a caso dei mari del sud: Chiatona), gli invitati arrivano dalle 22:30 in poi (con punte dell`1:30, ehm…), bevono (tanto), mangiano (poco), ma soprattutto si divertono: c`e' chi barcolla, chi si spalma sul letto, chi corre nel lungo corridoio tra la sala da pranzo e la zona delle camere, chi balla, chi intona un canto popolare (terrone).
Suona il citofono: e chi cazz`e'? Fa nulla, pe'pe'pe'pepepe'peee, parte il trenino. Suona il campanello, Pier apre: trova di fronte il sottostante vicino che ipotizzo gli abbia detto tipo "Ue' ti, brut terun de la malora, se po' no fa tutt stu fracass chi, son le du' e chi c`e' gent che la dorm, che vol riposaa!" e altre amenita' del caso. Pier gli sbatte la porta in faccia, si gira, e al grido di "E' tutt`apposto, tranquilli!" ci si inizia a preparare per uscire, che forse e' anche l`ora. Sciarpa e cappotto, tutti fuori. Sulle scale, l`apparizione: lei, la sottovicina, colei che ha generato uno dei piu' grandi cessi della storia, in tutto il suo splendore! Sfoggia una vestaglia lisa e semitrasparente (brrrrr), scialle della nonna effetto scozzese, e forse cappellino di lana marcio anti cervicale, sempre della nonna (la sua, ovviamente). Mamma che figa! "Bravi, bravi, ma bravi", ripete ai primi temerari che scendono le scale di fretta, con Angy in testa che e' gia' un miracolo che stia in piedi, ed io dietro che con un movimento gentile della testa la ringrazio e la saluto. Dopo poco siamo tutti o quasi giu' in strada, le indiscrezioni parlano di un "TERUN!" urlato dal giornalaio del secondo piano. L`orgoglio meridionale si accende, il cervello si spegne e cieca (alle conseguenze nei confronti di chi li' ci abita) parte la rappresaglia: cori da stadio, sfotto' e una citofonata. Mai fosse! Con I vicini alla finestra si rimanda al mittente il TERUN, e mentre ci si disperde per la strada, Pier indugia a parlare al citofono che urla insulti a raffica, isterici, ma anche comprensibili.
Poi Casa, poi day after. Si vocifera di una riunione clandestina al terzo piano, organizzata contro la festa della piccola Greis. La quale, come le altre sue coinquiline, stanno per diventare campionesse mondiali di salita scale a piedi nudi. E intanto il giorno dopo sono iniziate le citofonate anonime. TERUN (i tucc foera di ball)!
Via Volvinio, amichevolmente ribattezzata "La Topaia" (non me ne vogliano gli inquilini).
E' il compleanno di una terrona, e lei e I suoi amici (ovviamente terroni come lei), stanno rumorosamente festeggiando nel piano attico, tra salatini terroni e vino terrone.
L`atmosfera e' calda manco fosse ferragosto in spiaggia (una a caso dei mari del sud: Chiatona), gli invitati arrivano dalle 22:30 in poi (con punte dell`1:30, ehm…), bevono (tanto), mangiano (poco), ma soprattutto si divertono: c`e' chi barcolla, chi si spalma sul letto, chi corre nel lungo corridoio tra la sala da pranzo e la zona delle camere, chi balla, chi intona un canto popolare (terrone).
Suona il citofono: e chi cazz`e'? Fa nulla, pe'pe'pe'pepepe'peee, parte il trenino. Suona il campanello, Pier apre: trova di fronte il sottostante vicino che ipotizzo gli abbia detto tipo "Ue' ti, brut terun de la malora, se po' no fa tutt stu fracass chi, son le du' e chi c`e' gent che la dorm, che vol riposaa!" e altre amenita' del caso. Pier gli sbatte la porta in faccia, si gira, e al grido di "E' tutt`apposto, tranquilli!" ci si inizia a preparare per uscire, che forse e' anche l`ora. Sciarpa e cappotto, tutti fuori. Sulle scale, l`apparizione: lei, la sottovicina, colei che ha generato uno dei piu' grandi cessi della storia, in tutto il suo splendore! Sfoggia una vestaglia lisa e semitrasparente (brrrrr), scialle della nonna effetto scozzese, e forse cappellino di lana marcio anti cervicale, sempre della nonna (la sua, ovviamente). Mamma che figa! "Bravi, bravi, ma bravi", ripete ai primi temerari che scendono le scale di fretta, con Angy in testa che e' gia' un miracolo che stia in piedi, ed io dietro che con un movimento gentile della testa la ringrazio e la saluto. Dopo poco siamo tutti o quasi giu' in strada, le indiscrezioni parlano di un "TERUN!" urlato dal giornalaio del secondo piano. L`orgoglio meridionale si accende, il cervello si spegne e cieca (alle conseguenze nei confronti di chi li' ci abita) parte la rappresaglia: cori da stadio, sfotto' e una citofonata. Mai fosse! Con I vicini alla finestra si rimanda al mittente il TERUN, e mentre ci si disperde per la strada, Pier indugia a parlare al citofono che urla insulti a raffica, isterici, ma anche comprensibili.
Poi Casa, poi day after. Si vocifera di una riunione clandestina al terzo piano, organizzata contro la festa della piccola Greis. La quale, come le altre sue coinquiline, stanno per diventare campionesse mondiali di salita scale a piedi nudi. E intanto il giorno dopo sono iniziate le citofonate anonime. TERUN (i tucc foera di ball)!
5 commenti:
e finalmente un racconto serio dettagliato e imparziale della notte magica. Io ricordo che nonostante fossi per strada, ad almeno 50 metri dal citofono, sentivo distintamente le urla dei vicinkazzati.
Yooooooooooooo
Noooo ragazzi allucinante!!! Ormai ho appeso al chiodo i tacchi (non è che prima ne facessi un uso smodato)e smontato i miei talloni rumorosi...per aleggiare in CASA MIA!!! Ho dei ricordi vaghi di quella sera, buchi nella mia memoria, ma sicuramente non dimenticherò mai la sottovicina Clerici con la sua vestaglia verde-acqua e le tette in tasca che ci sbraitava contro insieme a quel cesso immane di sua figlia!!!
Ah noi di via volvinio ci siamo promessi che quando cambieremo casa (e dio solo lo sa)diamo un super festino e sta volta il trenino pepepepppepepe si fa direttamente in camera da letto dei signori Clerici!!!
PS: i racconti adamoedeva di Andrew sono sempre i migliori!!!
grazie per questo racocnto andrè, io nn ce l'avrei mai fatta...non me le ricordavo tutte ste cose!
bevi bevi, fai casino e non te lo ricordi nemmeno! come quando ci hai fatto vedere le tette!
eeeeeeehhhhhh???
Posta un commento