"THE BIRD"

Esistono traumi e traumi. Ci sono quelli che ti vengono perchè quando eri piccolo sei caduto dal seggiolone, o perchè hai visto qualcosa di osceno che ti rimane nella memoria...e ci sono quelli che ti vengono perchè una tua coinquilina (nello specifico Angela) viene a svegliarti in quella che per te è ancora piena alba...dicendoti completamente terrorizzata che c'è un uccello (della categoria dei pennuti) in cucina.

Ancora dormiente non capivo se quello che stava succedendo era un sogno o stava accadendo sul serio, ma il tono alla Profondo Rosso di Angela mi ha riportato alla realtà. Così, una volta appresa e metabolizzata la stramba notizia, ho tentato di convincere Angela che probabilmente si trattava di una sua allucinazione...nel disperato tentativo di recuperare gli ultimi stralci del bellissimo sogno che stavo facendo e che "miss non ho paura di niente", strattonandomi come un pupazzo, è riuscita a frantumare in mille pezzi...
Certo è che ho dovuto farlo, mi sono alzata, ho impugnato l'arma più pericolosa che abbiamo in casa, cioè una scopa vileda, e mi sono posizionata dietro la porta della cucina. Nel frattempo Angela si nascondeva dietro di me, credendo fossi superman arrivato li per salvarla. Solo che ad un certo punto mi sono ricordata che ho una fobia verso i pennuti vivi, e sono scappata con la scopa in mano...
Il viso terrorizzato della fanciulla Angela mi ha dato però la forza di superare lo schifo assoluto e di fare altri tentativi di incursione in cucina. Ho provato a fare rumore con la scopa per vedere dove cazzo si era messo st'uccello, ma del volatile neanche l'ombra.
A quel punto ho iniziato a nutrire il sospetto che quello che pensavo era vero, Angela aveva visto qualcosa che non esiste, e mentre la guardavo come si guarda una che dice di essere stata rapita dagli alieni, cioè con compassione, lei continuava ad agitarsi spergiurando che il pennuto c'era e che l'aveva visto con i suoi occhi...credo che abbia fatto anche una specie di imatiazione della dinamica degli spostamenti dell'uccello, azzardando addiruttura la razza:
-"Non era un piccione...era tipo una gazza ladra!!! Aiuto!!!"
-"Ok Angela, era una gazza, ma adesso non c'è più...posso andare a dormire adesso?"
-"Grazia non mi credi??? Ti pare che ti svegliavo se non avessi visto veramente un uccello?"
-"Si si Angela, ti credo...ma adesso posso tornare a letto?"

Così ho lasciato la povera Suri ancora fremente di paura e me ne sono andata a letto, cercando di recuperare un sonno che non ho mai più recuperato...visto che dopo, come se non bastasse, mi si è presentata l'altra spostata (Natascia), che mi fa:
-"Grà ma alla fine c'è o non c'è il volatile, posso andare in cucina?"

...ma per chi mi avete scambiato per una guardia forestale?

La storia finisce che in quei 10 minuti in cui sono riuscita a richiudere occhio, ho sognato che mi entrava un uccello in camera...bleaaaaaaaaakt